DISCOGRAFIA DI GIANCARLO BIGAZZI

Raf
Cosa resterà degli anni 80

TITOLO INTEPRETI AUTORE TESTO AUTORE MUSICA ANNO
Cosa resterà degli anni 80 Raf Giancarlo Bigazzi e Raf Giancarlo Bigazzi e Raf 1989
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Cosa resterà degli anni 80

Anni come giorni son volati via

Brevi fotogrammi, o treni in galleria

È un effetto serra che scioglie la felicità

Delle nostre voglie e dei nostri jeans che cosa resterà

Di questi anni maledetti dentro gli occhi tuoi

Anni bucati e distratti noi vittime di noi

Ora però ci costa il non amarsi più

È un dolore nascosto giù nell’anima

 

Cosa resterà di questi anni ottanta

Afferrati e già scivolati via

Cosa resterà e la radio canta

Una verità dentro una bugia

 

Anni ballando, ballando Reagan-Gorbaciov

Danza la fame nel mondo, un tragico rondò

Noi siamo sempre più soli, singole metà

Anni sui libri di scuola e poi che cosa resterà

Anni di amori violenti litigando per le vie

Sempre pronti io e te a nuove geometrie

Anni vuoti come lattine abbandonate là

Ora che siamo alla fine, noi, di questa eternità

 

Cosa resterà di questi Anni Ottanta

Chi la scatterà la fotografia

Cosa resterà, e la radio canta

"Won't you break my heart?"

"Won't you break my heart?”

 

Anni rampanti dei miti sorridenti da wind-surf

Sono già diventati graffiti ed ognuno pensa a sé

Forse domani a quest'ora non sarò esistito mai

E i sentimenti che senti tu se ne andranno come spray

Uh! Oh No, no, no, no

Anni veri di pubblicità, cosa resterà

 

Anni allegri e depressi di follia e lucidità

Sembran già degli anni ottanta per noi

Quasi ottanta anni fa

DISCOGRAFIA DI GIANCARLO BIGAZZI

Raf

Cosa resterà degli anni 80

TITOLO Cosa resterà degli anni 80 INTEPRETI Raf AUTORE TESTO Giancarlo Bigazzi e Raf AUTORE MUSICA Giancarlo Bigazzi e Raf ANNO 1989
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Cosa resterà degli anni 80

Anni come giorni son volati via

Brevi fotogrammi, o treni in galleria

È un effetto serra che scioglie la felicità

Delle nostre voglie e dei nostri jeans che cosa resterà

Di questi anni maledetti dentro gli occhi tuoi

Anni bucati e distratti noi vittime di noi

Ora però ci costa il non amarsi più

È un dolore nascosto giù nell’anima

 

Cosa resterà di questi anni ottanta

Afferrati e già scivolati via

Cosa resterà e la radio canta

Una verità dentro una bugia

 

Anni ballando, ballando Reagan-Gorbaciov

Danza la fame nel mondo, un tragico rondò

Noi siamo sempre più soli, singole metà

Anni sui libri di scuola e poi che cosa resterà

Anni di amori violenti litigando per le vie

Sempre pronti io e te a nuove geometrie

Anni vuoti come lattine abbandonate là

Ora che siamo alla fine, noi, di questa eternità

 

Cosa resterà di questi Anni Ottanta

Chi la scatterà la fotografia

Cosa resterà, e la radio canta

"Won't you break my heart?"

"Won't you break my heart?”

 

Anni rampanti dei miti sorridenti da wind-surf

Sono già diventati graffiti ed ognuno pensa a sé

Forse domani a quest'ora non sarò esistito mai

E i sentimenti che senti tu se ne andranno come spray

Uh! Oh No, no, no, no

Anni veri di pubblicità, cosa resterà

 

Anni allegri e depressi di follia e lucidità

Sembran già degli anni ottanta per noi

Quasi ottanta anni fa

LE CANZONI DI GIANCARLO BIGAZZI