“La musica ha sempre rappresentato un rifugio, un’immancabile distrazione dal quotidiano, ma anche un modo per prenderne sempre più consapevolezza” .
Sirio Martelli nasce a Firenze nel quartiere di Campo di Marte, l’8 novembre del 1979.
Dopo aver ricevuto in regalo una vecchia chitarra e un registratore a quattro piste, comincia da adolescente l’esplorazione alle prime composizioni.
I suoi gusti musicali sono ispirati da sonorità pop-rock e new wave di artisti diversi tra loro come XtC, David Bowie e Radiohead.
Nel panorama della musica italiana rimane affascinato da autori, come Lucio Battisti, per la sua forza comunicativa e da Franco Battiato per la sua intraprendenza sperimentale.
Nei primi anni 2000 entra a far parte come voce solista degli Ultraviolet, (nota tribute-band toscana U2) provando così le prime esperienze live. Nel 2004 il suo brano “Sweet song” viene diretto dalla giovane regista indonesiana Andrea Indriani, sotto la visione di Giuseppe Ferlito per la scuola di cinema Immagina a Firenze.
Nel 2007, grazie all’arrangiatore Fabrizio Federighi, conosce il produttore e autore Giancarlo Bigazzi e sua moglie Gianna e il figlio Giovanni. Con Giancarlo nasce una vera amicizia e si sviluppa una collaborazione concreta che fonda le radici sull'analisi e lo studio della relazione artistica tra musica e parole.
Nel 2009, un suo brano, Che ne sai di me, partecipa a Sanremo Giovani, interpretato da Barbara Gilbo e Massimo Ranieri.
Col tempo la creatività di Sirio si fonde sempre meglio con l'esperienza del Maestro Bigazzi e all'inizio del 2010, grazie alla collaborazione dell'arrangiatore Matteo Giannetti, viene selezionato il repertorio di canzoni per il progetto del primo album, dal nome “Inutilmente Utile”.
Le tracce vengono registrate e mixate al Koan Studio di Firenze e masterizzate al White Sound Mastering Studio tra il 2011 e l'inizio del 2012, subito dopo la scomparsa di Giancarlo che per Sirio era artefice e mentore di un' idea senza tempo.
“Alcune canzoni ti trasmettono grinta, forza, altre ti nutrono di riflessione interiore… ci sono canzoni che assecondano ogni stato d’animo e nella loro comprensione manifestano il loro massimo fascino.”
Inutilmente utile è un progressivo andamento di passioni e doti diverse tra loro; un'idea diventata disco. Un sincero incontro di anime: Sirio, Giancarlo e Giovanni Bigazzi, che confluiscono in un unico progetto fedele alle emozioni tra ironia sociale e sentimento interiore.
“La musica ha sempre rappresentato un rifugio, un’immancabile distrazione dal quotidiano, ma anche un modo per prenderne sempre più consapevolezza” .
Sirio Martelli nasce a Firenze nel quartiere di Campo di Marte, l’8 novembre del 1979.
Dopo aver ricevuto in regalo una vecchia chitarra e un registratore a quattro piste, comincia da adolescente l’esplorazione alle prime composizioni.
I suoi gusti musicali sono ispirati da sonorità pop-rock e new wave di artisti diversi tra loro come XtC, David Bowie e Radiohead.
Nel panorama della musica italiana rimane affascinato da autori, come Lucio Battisti, per la sua forza comunicativa e da Franco Battiato per la sua intraprendenza sperimentale.
Nei primi anni 2000 entra a far parte come voce solista degli Ultraviolet, (nota tribute-band toscana U2) provando così le prime esperienze live. Nel 2004 il suo brano “Sweet song” viene diretto dalla giovane regista indonesiana Andrea Indriani, sotto la visione di Giuseppe Ferlito per la scuola di cinema Immagina a Firenze.
Nel 2007, grazie all’arrangiatore Fabrizio Federighi, conosce il produttore e autore Giancarlo Bigazzi e sua moglie Gianna e il figlio Giovanni. Con Giancarlo nasce una vera amicizia e si sviluppa una collaborazione concreta che fonda le radici sull'analisi e lo studio della relazione artistica tra musica e parole.
Nel 2009, un suo brano, Che ne sai di me, partecipa a Sanremo Giovani, interpretato da Barbara Gilbo e Massimo Ranieri.
Col tempo la creatività di Sirio si fonde sempre meglio con l'esperienza del Maestro Bigazzi e all'inizio del 2010, grazie alla collaborazione dell'arrangiatore Matteo Giannetti, viene selezionato il repertorio di canzoni per il progetto del primo album, dal nome “Inutilmente Utile”.
Le tracce vengono registrate e mixate al Koan Studio di Firenze e masterizzate al White Sound Mastering Studio tra il 2011 e l'inizio del 2012, subito dopo la scomparsa di Giancarlo che per Sirio era artefice e mentore di un' idea senza tempo.
“Alcune canzoni ti trasmettono grinta, forza, altre ti nutrono di riflessione interiore… ci sono canzoni che assecondano ogni stato d’animo e nella loro comprensione manifestano il loro massimo fascino.”
Inutilmente utile è un progressivo andamento di passioni e doti diverse tra loro; un'idea diventata disco. Un sincero incontro di anime: Sirio, Giancarlo e Giovanni Bigazzi, che confluiscono in un unico progetto fedele alle emozioni tra ironia sociale e sentimento interiore.