| TITLE | INTERPRETERS | TEXT AUTHOR | MUSIC AUTHOR | YEAR | 
|---|---|---|---|---|
| Perchè | Fausto Leali | Giancarlo Bigazzi, Aleandro Baldi | Giancarlo Bigazzi, Aleandro Baldi | 1994 | 
L'anno nuovo per magia deponeva regali 
 la tristezza, l'allegria ed i giorni normali 
 l'anno vecchio stava lì mento in mezzo alle mani 
 come chi ha finito ormai i domani e non sa perché 
 perché, perché, perché. 
 nella luminosità di un trascorso natale 
 con il vento che da nord dava un freddo glaciale 
 l'anno nuovo si girò e colpì di pugnale 
 l'anno vecchio che morì senza avere alcun male. 
 L'anno nuovo scese giù in un mondo di festa 
 seminando gioventù e altre felicità 
 e ballò sui grandi amori e sugli onori come un re 
 ubriacato da quel succo che la vita ha dentro sé 
 prima di scoprire il trucco dei perché 
 perché, perché, perché. 
 si sposò il suo primo figlio fu un gennaio gentile 
 ma a febbraio si drogò e lo perse ad aprile 
 il successo lo inseguì svelto come un leopardo 
 lui pian piano si inghiottì nel suo primo miliardo. 
 Poi d'estate si buttò nelle onde del mare, 
 fra le alghe e i pedalò e autostrade di gas, 
 a settembre un po' di tosse nell'orgoglio lo ferì 
 e capì di aver vissuto troppo in fretta, adesso che 
 stava stretto nell'imbuto dei perché 
 perché, perché, perché... 
 nell'inverno.. 
 nell'inverno si specchiò gli affittò una stanza 
 su con la vita sul mondo quando poi lo accarezzò 
 come un ultimo figlio la sua mano gli sembrò 
 un inutile artiglio. 
 L'anno nuovo stava lì con la faccia da killer 
 l'anno vecchio si sentì come mille anni fa 
 e partì senza capire quel dolore che cos'è... 
 quella favola infinita dei perché 
 perché, perché, perché, perché, 
 perché, perché, perché, perché. 
 perché
| TITLE | Perchè | INTERPRETERS | Fausto Leali | TEXT AUTHOR | Giancarlo Bigazzi, Aleandro Baldi | MUSIC AUTHOR | Giancarlo Bigazzi, Aleandro Baldi | YEAR | 1994 | 
|---|
L'anno nuovo per magia deponeva regali 
 la tristezza, l'allegria ed i giorni normali 
 l'anno vecchio stava lì mento in mezzo alle mani 
 come chi ha finito ormai i domani e non sa perché 
 perché, perché, perché. 
 nella luminosità di un trascorso natale 
 con il vento che da nord dava un freddo glaciale 
 l'anno nuovo si girò e colpì di pugnale 
 l'anno vecchio che morì senza avere alcun male. 
 L'anno nuovo scese giù in un mondo di festa 
 seminando gioventù e altre felicità 
 e ballò sui grandi amori e sugli onori come un re 
 ubriacato da quel succo che la vita ha dentro sé 
 prima di scoprire il trucco dei perché 
 perché, perché, perché. 
 si sposò il suo primo figlio fu un gennaio gentile 
 ma a febbraio si drogò e lo perse ad aprile 
 il successo lo inseguì svelto come un leopardo 
 lui pian piano si inghiottì nel suo primo miliardo. 
 Poi d'estate si buttò nelle onde del mare, 
 fra le alghe e i pedalò e autostrade di gas, 
 a settembre un po' di tosse nell'orgoglio lo ferì 
 e capì di aver vissuto troppo in fretta, adesso che 
 stava stretto nell'imbuto dei perché 
 perché, perché, perché... 
 nell'inverno.. 
 nell'inverno si specchiò gli affittò una stanza 
 su con la vita sul mondo quando poi lo accarezzò 
 come un ultimo figlio la sua mano gli sembrò 
 un inutile artiglio. 
 L'anno nuovo stava lì con la faccia da killer 
 l'anno vecchio si sentì come mille anni fa 
 e partì senza capire quel dolore che cos'è... 
 quella favola infinita dei perché 
 perché, perché, perché, perché, 
 perché, perché, perché, perché. 
 perché