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23
MARZO
2015
Bigazzi, parole per l’Eternità
NOTIZIA PUBBLICATA IL 23 Marzo 2015

 

Firenze, 18 marzo 2015 - "Io so che Giancarlo si arrabbierebbe di questa idea di ricordarlo. Lo so perchè lui era schivo e non amava stare in vetrina. Ma oggi a tre anni dalla sua scomparsa, quello che ha lasciato ha cambiato un certo modo di vivere". Così parlò Gianna Albini Bigazzi, dolce moglie di uno dei pochi veri maestri della canzone italiana, per presentare «Ventum…un’apertura d’ali», rassegna dedicata al produttore discografico  compositore e paroliere componente degli Squallor, che è stato uno dei più noti autori e parolieri della canzone.

Da sabato 22 marzo al 6 aprile Bigazzi tornerà a Firenze, nella Palazzina Forte Belvedere. Sei giorni per una rassegna dedicata all’autore e produttore discografico toscano che svelerà per la prima volta un Giancarlo Bigazzi intimo e sensibile alla forza e alla bellezza della natura attraverso le opere pittoriche dell’amico, Massimo Innocenti ideatore con il figlio Giovanni e la moglie Gianna Bigazzi di questo ’evento-omaggio. Aleandro Baldi, Alberto Veronesi, Paolo Ruffini, Franco Fasano e tanti altri saranno protagonisti di incontri e della presentazione di inediti letterari e musicali. L’ingresso sarà gratuito. «Ventum - Un’apertura d’ali è un inno all’amore e alla vita che vuole continuare – spiega Gianna Bigazzi – anche attraverso questo progetto artistico che ho condiviso con nostro figlio. La rassegna racconterà attraverso un bellissimo collage audiovisivo la sua carriera fantastica, lunga quarant’anni che ha permesso a mio marito di lasciarci un patrimonio musicale straordinario con oltre 1.300 testi e ben 32 partecipazioni a Sanremo».

Li abbiamo cantati tutti i suoi successi: canzoni come Eternità, Rose rosse, Montagne Verdi, Lisa dagli occhi blu, Ti amo, Gloria, Si può dare di più, Gente di mare, Gli altri siamo noi, Self Control, Gli uomini non cambiano, Non amarmi, T’innamorerai, Luglio. «Se si ricorda di non dimenticare le trafitture di delusioni o i dubbi – dice Gianna – vivere è quell’arte meravigliosa di imparare che, fino alla fine, può mantenerci umani. E può spalancare i cancelli che separano una persona dall’altra e rendono così dolorosi i passaggi».
di Titti Giuliani Foti




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