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TESTIMONIANZE E SCRITTI
Aldo Nove
Ringraziamenti e riflessioni di Giancarlo

Se avete letto la mia storia, sapete giá di chi vado a parlare. Ma desidero io dirvi l’importanza di questa donna che mi ha accompagnato in quasi mezzo secolo di vita. Si dice spesso che accanto a un grande uomo c’è sempre una grande donna. Personalmente, non mi sono mai sentito grande, per niente…ma, certamente, per fortuna, ho vissuto, é vero, accanto a una grande donna e non solo. Mi ha affiancato per decenni, con intelligenza, senza prevalere, con tanta dedizione, comprensione ed eroica sopportazione. Amica, amante, madre, sposa, consigliera, complice ed ora, purtroppo, infermiera. Sempre con eccessiva coscienza e passione (lo spirito di sacrificio le appartiene!) in tutto quello che fa, per tutto ció in cui crede. Tanto che questa sua generosità d’animo, la espone a grandi delusioni, tradimenti e così via. Idealizzando tutto e tutti, spesso ingenuamente, amici, parenti, compagni, collaboratori. É così che, nel tempo io per primo e tanti altri attorno, abbiamo approfittato della sua benevolenza. É la “buona samaritana”, una sorta di giustiziera, sempre dalla parte dei piú deboli, siano essi animali o cristiani, ha un mondo da salvare, aiutare, crescere e difendere. Il suo altruismo, la sua disponibilità sono formidabili!

Tanti sono i “mea culpa”…non sono nato per fare il marito e il buon padre. La giustificazione é che, avendo vissuto in tempi diversi, é mancato l’esempio e non c’é stato modo di imparare. La musica era la rivalsa non solo sull’infanzia carente affettivamente, ma su un ambiente borghese fiorentino e su mio padre (la cui massima aspirazione era il figlio bancario!) e rendeva giustizia alla “malinconia” di mia madre. La musica e Gianna mi hanno salvato. Sicuramente sarei stato destinato a perdermi strada facendo…

Altro merito di mia moglie, l’accettare il capire senza mai lamentarsi di dividermi non solo con il lavoro, ma anche con tutto ció che vi ruotava attorno. Il mio egoismo di accentratore, la passione, il lavorare in casa per 18 ore al giorno, credo creava una promiscuità e una totale mancanza di libertà e intimità in famiglia che diventavano tutt’uno e una sorta di circo equestre fra animali di ogni specie, bambini, artisti, cantanti aspiranti al successo, telefonate di ogni sorta, musicisti e perditempo. Un mondo, come diceva lei, “Felliniano”, di cui teneva saldamente le redini.

Gianna riusciva, non so come, ad avvolgere tutti di protezione e amore. Era la governante, l’amica, l’aiutante, la segretaria disponibile per tutti. Sicuramente, a conclusione, l’unica donna che poteva affiancarmi o, meglio ancora, resistermi.

Quando si dice “la donna del destino”! La mia linfa vitale. E poi, mi ha donato l’unico mio figlio Gianni, la parte migliore di me. Bello e buono come sua madre, con una spiccata sensibilitá artistica che esprime con musica e foto d’arte. Gianni, “conto su di te”…

Madre e figlio sono stati, e ancora sono, l’altra metá del cielo, che va oltre la musica. É grazie a loro se sono ancora fra voi!

Il mio pensiero corre poi all’inizio di questa avventura e, quindi, al mio “mentore” Ettore Carrera. Fu lui nel lontano 1966 ad avere fiducia in me come autore, dandomi la possibilitá di entrare a far parte della Grande Famiglia Sugar, professionalmente e non solo… fu l’incontro fortunato al momento giusto che cambió la mia VITA!

Il pensiero e ringraziamenti speciali per la famiglia Sugar, Piero, Caterina, Filippo.

Il mio lungo viaggio professionale dall’alba all’attuale “tramonto” é legato a loro in maniera amichevole ed affettuosa. Dai lontani anni ’60 hanno sempre sostenuto ed investito in questo “toscanaccio” maldestro e pure nevrotico, un pó tanto fuori dagli schemi. È così che ancora oggi, in particolar modo Caterina, con la sua proverbiale determinazione, vuole che la mia storia abbia un giusto epilogo. Non so, onestamente, se io meriti tanto amore…

Sappiamo che, in questi tempi di grande crisi, la discografia, l’ambiente, la musica stessa ne risente in maniera rilevante. Ma finché ci sará Caterina e la Sugar, la musica non finirá. Sono gli unici in Italia ed oltre che lavorano con tanta passione, forza e determinazione, come i veri artigiani di una volta. Ma solo così riescono, ancora oggi, a creare veri artisti che girano il mondo. Ma devo ricordare adesso altri amici.

Gaetano (Totó) Savio.
Difficile esprimere per me, in poche righe, l’affetto, l’amicizia, la stima e di più che mi legavano a Totó, da sempre l’amico del cuore. Totó era sicuramente la mia parte migliore, e non solo professionalmente, ma umanamente. Il suo equilibrio, la saggezza e la filosofia della migliore scuola napoletana erano la sua contagiosa forza. Musicista per eccellenza, in assoluto il migliore con cui abbia collaborato nella mia carriera. L’aiuto era profondo, amico fraterno che conosceva ogni sfumatura del mio essere…é così che sapeva comprendermi e aiutarmi. Con lui ho finalmente imparato la musica classica napoletana. Da qui gli anni migliori per creativitá, scrittura, etc. Si lavorava complici di vita e di canzoni. La sua splendida voce, i suoi insegnamenti, la simpatia ed allegria fanno parte della mia crescita, non solo professionale. Le memorie più belle…so che un giorno ci ritroveremo, Totó ed io, per scrivere la nostra ultima ma migliore canzone.

Mario Ragni
Altro amico e collaboratore importante nel lungo percorso. Mi ha saputo affiancare con competenza ed intelligenza. Complice di progetti (avventurosi) ma grazie alla sua determinazione e passione, aveva sempre ragione lui. Vedi nel lontano ’87 la vittoria del trio (Tozzi/Ruggeri/Morandi) a San Remo con la canzone “Si può dare di più”, divenuta, col tempo, una sorta di “inno nazionale”. Tanti sono gli aneddoti e gli artisti creati assieme. Mario, potevi solo restare di più con noi, i tuoi amici. Io, particolarmente, avevo ancora bisogno di te per volare alto.

Franco Daldello
Spalla destra di Ettore Carrera, amico, consigliere, suggeritore, mediatore eccellente tra me e un ambiente non sempre benevolo con il sottoscritto! A lui, fra l’altro, devo l’incontro con Umberto Tozzi, rivelatosi, per diciotto anni un binomio di grande successo nel mondo. Franco é nato per fare l’editore, e l’amico fidato. Grazie a te!

Elio Gariboldi
Senza Elio le mie canzoni non avrebbero varcato i confini. Grande amico e professionista (curava le edizioni Sugar in Germania), la sua competenza e conoscenza della musica nel mondo erano infinite. I miei successi e contatti internazionali, Giorgio Moroder e tanti altri sono dovuti ad Elio. La passione per il suo lavoro gli dava la forza di vivere ancora. Sento la sua mancanza.

Grazie di cuore a tutti voi che mi avete permesso di cavalcare “a suon di musica” questo mezzo secolo. Lavorare, creare musica é empre stato il più bel mestiere del mondo. Io mi ritengo un privilegiato! Spero di aver contraccambiato donando con le canzoni qualche momento piacevole da ricordare, o meglio ancora, da fischiettare!
Giancarlo Bigazzi